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Cartoline Fatte in Casa: Idee Splendide da Creare

Come Emma ha scoperto che a volte i sogni si costruiscono, carta dopo carta, con un po’ di pazienza e un pizzico di colla

Ti è mai successo di voler tanto, tantissimo, qualcosa che sembra già splendere solo a guardarlo?

Emma ne era sicura: quello era il giorno in cui avrebbe iniziato a risparmiare.
Sul bancone della cartoleria “Matite & Magie” c’era un set di pennarelli superprofumati, quelli che coloravano anche l’aria di fragola, mirtillo e vaniglia.
Costavano 18 euro. Emma aveva solo 4. “Ma sono i pennarelli che usano i veri artisti!” pensò, stringendo il suo piccolo portamonete rosa.

Emma aveva otto anni e amava disegnare.
La sua scrivania era piena di fogli, forbici, colla, e tanti pastelli ormai cortissimi. Ogni settimana riceveva 2 euro di paghetta dai genitori: «Così impari a usarli con la testa,» diceva la mamma.

Con quei soldi Emma di solito comprava figurine o gomme colorate. Ma questa volta era diverso.
I pennarelli la chiamavano come un coro di sirene profumate. E dentro di sé sentiva due voci litigare:

«Compra una cosa piccola adesso!»
«No, aspetta! Potresti comprare il set intero se risparmi un po’.»

Emma prese un quaderno vuoto e scrisse in copertina: “MISSIONE PENNARELLI PROFUMATI”.
Disegnò una tabella con sette caselle: una per ogni settimana.
«Se metto da parte i miei due euro ogni settimana… in nove settimane ce la faccio!» calcolò fiera, con un piccolo sorriso d’orgoglio.

Un piano comincia sempre con un sogno e un numero – pensò – un po’ come le formule dei supereroi ma con le monete.

Il primo sabato Emma infilò due monete nel suo salvadanaio a forma di civetta.
“Ciuuu”, fece il suono metallico. Emma sorrise.
«Sembra che tu sia felice anche tu, Gufo dei Risparmi!» gli disse.

Nei giorni seguenti, ogni volta che avrebbe voluto una merendina in più al distributore, pensava: “No, meglio di no. Ogni moneta conta per i miei pennarelli!”
Sembrava facile. All’inizio.

Un pomeriggio, dopo la scuola, la sua amica Chiara propose:
«Emma, andiamo al bar di fronte? Fanno i gelati arcobaleno! Solo 2 euro!»
Gli occhi di Chiara brillavano di felicità zuccherina.

Emma tastò il portamonete nella tasca. Aveva ancora i 2 euro freschi di paghetta.
Dentro, due voci litigavano ancora più forte:
«È solo una volta! Ti divertirai!»
«Ma poi addio alla missione!»

Guardò il salvadanaio nella mente. Vide la civetta che la osservava seria, con gli occhi gialli.
“Una piccola rinuncia oggi per un grande profumo domani…” pensò.

«No, grazie Chiara. Oggi passo. Sto risparmiando per una cosa super! Ma ti accompagno lo stesso, va bene?»
Chiara fece spallucce. «Come vuoi!»

Emma guardò il gelato sciogliersi in mano all’amica e sentì la gola pizzicare: sapore di tentazione alla fragola.

Qualche giorno dopo, Emma stava aiutando la nonna a sistemare la soffitta.
Tra vecchie scatole e nastri di carta trovò una montagna di cartoline: colorate, con paesaggi di mare, montagne, perfino castelli.
«Le spedivo quando tuo papà era piccolo,» spiegò la nonna ridendo. «Vuoi tenerne qualcuna?»

Gli occhi di Emma si illuminarono.
«Posso farne di nuove? Tipo… cartoline fatte in casa?»
«Certo! Ma dovrai tagliare, incollare, pensare al disegno giusto. Un piccolo lavoro d’artista.»

Emma prese subito forbici, colla e colori. E nacquero le Cartoline dei Desideri: c’era quella della casa dei sogni, quella della vacanza al mare e una con la scritta “Profumo di Pennarelli”.

La nonna la guardò, silenziosa e sorridente, poi disse:
«Sai, potresti venderle al mercatino del quartiere sabato prossimo. La gente ama le cose fatte con il cuore.»

Emma non ci aveva pensato. “Vendere? Io?”
Ma l’idea cominciò a frullarle nella testa come una farfalla colorata.

In tre pomeriggi fece dieci cartoline, tutte diverse.
Ogni volta che finiva una, ci metteva dietro un piccolo messaggio:
“Fatta da Emma (8 anni), con amore e cartoncino.”

Sabato mattina, con la nonna, preparò un cartello: CARTOLINE FATTE IN CASA – 1 euro ciascuna.
Le sistemò su un tavolino pieno di colori.
I primi passanti si ferma

rono incuriositi.

Una signora con un cappotto rosso prese in mano una cartolina con un castello brillante.
«Che bella! L’hai fatta tu?»
Emma annuì, un po’ timida.
«Allora la prendo. Un euro giusto?»

Emma sentì una scintilla accendersi nel petto.
La sua prima vendita!
Mise la moneta nel portamonete, con un sorriso che sembrava voler uscire dalle guance.

Poi arrivò un signore con un cane bassotto.
«Questa con il mare mi ricorda le vacanze… La prendo. Anzi, ne prendo due.»
E via altre due monete tintinnarono, felicissime.

Cartolina dopo cartolina, Emma si accorgeva che la gente non comprava solo i suoi disegni… comprava la cura, il colore, l’idea.
E questo la riempiva di un orgoglio così grande che pareva quasi un palloncino dentro al petto, pronto a volare via.

A fine mattinata, non credeva ai suoi occhi: aveva venduto tutte e dieci le cartoline.
Dieci euro tondi.

«Nonna… ho fatto un tesoro!»
«Hai fatto un lavoro,» rispose lei, «e quando si lavora con il cuore, qualcosa torna sempre indietro.»

Emma tornò a casa con il portamonete più pieno di sempre.
Aprì il quaderno della Missione Pennarelli Profumati e aggiunse una nuova casella:
+10 euro – Mercatino.

Era talmente felice che quasi non smetteva più di sorridere.
Il sogno non era più solo un sogno… stava diventando vero.

Le mancavano solo 4 euro per arrivare a 18.

Quella sera, durante la cena, papà le chiese:
«Cos’hai fatto oggi di bello?»
Emma raccontò tutto, dal mercatino fino al cartellone, e al suo piano segreto.
La mamma rise tenera: «Hai fatto così tante cose per questi pennarelli… Sei stata bravissima.»

Il papà si alzò, andò verso un cassetto e tornò con due monete lucenti in mano.
«Sai cosa?» disse. «Quando qualcuno si impegna davvero per un sogno, a volte una piccola spinta finale se la merita.»
Le posò davanti 4 euro. «Il resto… ce lo mettiamo noi.»

Emma rimase a bocca aperta.
«Davvero?!»
«Davvero,» rispose il papà. «Ma solo perché hai dimostrato di essere più paziente degli adulti.»

Il giorno dopo, Emma e i suoi genitori entrarono nella cartoleria Matite & Magie.
Il set di pennarelli profumati era ancora lì, brillante come un tesoro di colori.
Emma pagò con le sue monete, una per una, guardandole scendere sul bancone come piccoli traguardi.

La commessa le consegnò il set con un sorriso.
«Te li sei proprio meritati.»

Emma uscì con la scatola stretta al petto.
Il mondo sapeva un po’ di fragola, un po’ di mirtillo, un po’ di vaniglia.
Sapeva di vittoria.

Seduta alla sua scrivania, li aprì finalmente.
«Profumano di sogni riusciti,» disse al Gufo dei Risparmi, che sembrava annuire con aria saggia.

Poi prese un foglio bianco e tracciò la prima linea con il pennarello alla fragola.
Una linea luminosa, morbida, profumata.

Una linea che diceva:
I sogni si costruiscono. Carta dopo carta. Moneta dopo moneta. Con pazienza. E un pizzico di colla.

E quella era solo la prima pagina della sua nuova storia.

Nota per genitori ed educatori

In questo racconto di DINDINO by LULLY.kids, Giulia sperimenta il valore del risparmio consapevole e della pianificazione per un obiettivo concreto. Impara che l’attesa, la costanza e le piccole scelte quotidiane possono trasformare il desiderio in soddisfazione autentica.
La storia stimola nei bambini il linguaggio emotivo-finanziario legato al tema del tempo, del valore dell’impegno e della distinzione tra bisogno e desiderio, offrendo un modello empatico e accessibile per scoprire la lentezza come coraggio.

DINDINO non insegna solo a contare: insegna a scegliere. E a sognare.

Questa storia potrebbe essere ispirata a eventi e persone reali con finalità ludiche e ricreative.
Alcuni dettagli potrebbero essere semplificati o romanzati per renderla più accessibile ai bambini.

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