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La città delle farfalle

Leggi la fiaba di un villaggio nascosto dove le farfalle raccontano i sogni dei bambini

C’era una volta un piccolo villaggio, nascosto tra le colline morbide e verdi, chiamato La città delle farfalle. In questo luogo magico, le farfalle non erano solo colorate e leggere, ma sapevano anche ascoltare e raccontare i sogni dei bambini.

In una casetta ai bordi del villaggio viveva Lila, una farfalla blu e argento che amava danzare tra i fiori al mattino. Un giorno, mentre volava felice, notò che uno dei suoi amici, il piccolo Riccio, sembrava triste.

“Perché sei triste, Riccio?” chiese Lila posandosi delicatamente accanto a lui.

“Oggi è il mio compleanno, ma ho perso il mio cappellino di festa,” sospirò Riccio, guardando il terreno.

“Non preoccuparti, Riccio!” esclamò Lila con un sorriso. “Ti aiuterò a trovarlo.”

Così, Lila e Riccio iniziarono a cercare il cappellino perduto. Guardarono sotto le foglie, dietro gli alberi e tra i fiori. Mentre cercavano, Lila raccontava a Riccio i sogni che aveva ascoltato la notte precedente.

“Un bambino ha sognato di volare alto nel cielo, proprio come me,” cinguettava Lila. “E un’altra bambina ha sognato un prato pieno di dolci.”

Riccio sorrideva ascoltando, e poco a poco, il suo umore migliorava. Dopo un po’, sotto un cespuglio di more, brillava qualcosa di rosso.

“Ecco il tuo cappellino, Riccio!” esclamò Lila, e con un leggero colpo d’ala, lo sollevò e lo posò sulla testa di Riccio.

“Oh, grazie, Lila!” disse Riccio, felice. “Mi hai aiutato a trovare il mio cappellino e mi hai reso il compleanno speciale con i tuoi racconti.”

“Di niente, Riccio!” rispose Lila. “È bello condividere storie e aiutare gli amici.”

Quella sera, mentre il sole tramontava, Lila volò sopra il villaggio, felice di aver aiutato un amico. Guardò le stelle che iniziavano a brillare e sorrise, sapendo che i sogni dei bambini quella notte sarebbero stati pieni di avventure e sorrisi.

E così, nel villaggio delle farfalle, ogni sera era dolce e serena, e ogni bambino si addormentava sapendo che le loro storie erano ascoltate e amate. E Lila, la farfalla blu e argento, continuava a danzare nei sogni, portando gioia ovunque andasse.

Questa storia potrebbe essere ispirata a eventi e persone reali con finalità ludiche e ricreative.
Alcuni dettagli potrebbero essere semplificati o romanzati per renderla più accessibile ai bambini.

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