Scopri come Camilla ha trasformato il suo sogno color arcobaleno in un cuscino pieno di sorprese
Mamma, ti prego, guarda questo! urlò Camilla dal divano, sventolando il volantino del negozio di giocattoli.
Sul foglio, sorridente, câera la bambola âArcobalenaâ, quella che cambiava i capelli con lâacqua fredda. Costava ventisei euro e novantanove centesimi.
à bellissima⌠e costa tanto, sospirò la mamma, asciugandosi le mani.
Camilla fece una faccia da gattino abbandonato. ÂŤMa se uso i miei risparmi? Posso averla subito?Âť
Camilla aveva otto anni, una cascata di riccioli castani e un quaderno a righe dove segnava tutto quello che riceveva di paghetta: due euro ogni sabato.
In una scatolina di latta teneva undici euro e venti centesimi. Li contava spesso, come un tesoro nascosto.
Mi mancano solo⌠mmm⌠quindici euro e settantanove centesimi! calcolò, mordendosi la lingua per la concentrazione.
Ma quindici euro sembravano una montagna altissima, e Camilla non sapeva da dove cominciare a scalarla.
Una sera, mentre metteva il pigiama, notò il suo vecchio cuscino a fiori sgonfio e triste.
ÂŤSe fosse un cuscino magico e ogni notte moltiplicasse le mie monete?Âť si chiese ridendo.
Poi le venne unâidea: e se facesse un cuscino porta-euro, con una taschina segreta dove infilare i risparmi, cosĂŹ da non vederli fino al giorno giusto?
Corse dalla nonna. ÂŤNonna, tu che sai cucire, mi aiuti a fare un cuscino segreto portafortuna?Âť
La nonna rise: ÂŤUn cuscino che custodisce sogni e monete? Mi piace! Ma devi promettere una cosa, Camy: non lo aprirai prima del momento giusto.Âť
Camilla annuĂŹ con solennitĂ .
La settimana dopo, Camilla fissò sul muro una tabella colorata con sette righe: una per ogni settimana.
Ogni sabato, avrebbe infilato i due euro di paghetta nella taschina del suo cuscino.
In piĂš, aveva deciso di guadagnare qualche moneta aiutando in casa: dieci centesimi per ogni calzino spaiato riunito, cinquanta centesimi per ogni pianta annaffiata quando la mamma lo dimenticava.
Era il suo primo piano di risparmio serio e si sentiva quasi unâinvestigatrice di denaro.
Dopo dieci giorni di bravura, mentre tornava da scuola, Camilla si fermò davanti allâedicola.
Le brillavano gli occhi: câerano i nuovi braccialetti fluo che tutte le sue amiche giĂ avevano.
ÂŤSolo tre euro e cinquanta⌠potrei prenderli e tanto sabato ne risparmio di nuovo dueâŚÂť pensò.
Ma proprio allora sentĂŹ la voce della nonna nella mente: âLe monete custodite sotto il cuscino servono a far crescere i sogni, non le tentazioni.â
Rimase ferma un attimo, il cuore che spingeva in direzione dellâedicola e la testa che tirava verso casa.
Alla fine, fece un passo indietro.
ÂŤNo, voglio la mia Arcobalena, non i braccialetti che si rompono subito!Âť disse piano.
Camilla sentĂŹ un brivido dentro: era la forza della scelta consapevole che si accendeva.
Una domenica mattina, mentre rifaceva il letto, scoprĂŹ che il suo cuscino era strano, leggermente piĂš gonfio.
Lo aprÏ un pochino e trovò un bigliettino colorato:
ÂŤPer aiutarti a sognare meglio â Tommi â¤ď¸Âť
Accanto, una moneta da un euro scintillava.
ÂŤTommi! Hai messo un euro nel mio cuscino?Âť
Lui fece spallucce. ÂŤĂ il mio premio della settimana, ma la tua bambola sembra piĂš magica di un gelato.Âť
Camilla lo strinse con gratitudine. Era la prima volta che qualcuno âinvestivaâ nel suo sogno.
Scrisse subito nel quaderno: â+1 euro, da Tommi, capitale fratellino super.â
I giorni scorrevano, tra compiti, merende e conti.
A volte Camilla guardava il cuscino e sentiva un fremito di curiositĂ .
ÂŤE se controllassi solo per un attimo? Giusto per sapere se basta per la bambola?Âť
Ma poi ricordava la promessa: niente occhi finchĂŠ il piano non finisce.
CosÏ si inventò un trucco: ogni volta che voleva aprirlo, disegnava una stellina sul muro, come punto energia del suo autocontrollo.
Alla settima stellina, il muro sembrava un piccolo cielo.
Dopo sei settimane di risparmi e missioni domestiche, finalmente arrivò il sabato del grande conteggio.
Camilla posò il cuscino sul tavolo e sentÏ il tintinnio delle monete.
Con la mamma accanto, sfilò piano tutte le meravigliose monete color argento e rame:
2 + 2 + 2 + 2 + 2 + (le piantine annaffiate) + (i calzini trovati) + il dono di Tommi…
Aveva raggiunto ventisette euro e dieci centesimi!
ÂŤCe lâho fatta, mamma! Ho superato anche il prezzo!Âť gridò, saltando.
La mamma sorrise: ÂŤE hai imparato piĂš di quanto pensi.Âť
Quel pomeriggio, Camilla entrò nel negozio di giocattoli tenendo stretta la sua bustina di monete.
Il cassiere sorrise: ÂŤPaghi in contanti o con monete magiche?Âť
Camilla rise. ÂŤLe ho tenute nel mio cuscino porta-euro.Âť
Quando uscĂŹ con Arcobalena tra le braccia, il cuore le batteva fortissimo.
Ma non era solo per la bambola. Era per tutti i piccoli sĂŹ e no che lâavevano portata fin lĂŹ.
à strano, pensò, ma il bello non è solo averla comprata⌠è sapere che ci sono riuscita io.
Quella sera, Camilla rimise il cuscino sul letto. Si accucciò e sussurrò:
Ora meriti di riposare⌠ma da domani, ricominciamo! Voglio farti crescere altri sogni.
E infilò nella taschina un euro rimasto come nuovo seme di risparmio.
Tommi da dietro la porta osservava curioso. ÂŤStai giĂ pensando a un altro desiderio?Âť
Camilla annuÏ. SÏ, ma questa volta non dirò quale. I desideri segreti crescono meglio, come le piantine che annaffiamo insieme.
Il cuscino sembrò gonfiarsi di una luce tranquilla, e Camilla si addormentò con un sorriso che valeva piÚ di tutte le monete del mondo.
Nota per genitori ed educatori:
In questo racconto di DINDINO by LULLY.kids, Camilla sperimenta il valore del risparmio e della scelta consapevole, imparando a pianificare un obiettivo concreto e a distinguere tra desiderio immediato e progetto a lungo termine.
La narrazione fa emergere emozioni e decisioni autentiche di una bambina che scopre la soddisfazione di avere fiducia nel proprio impegno.
⨠DINDINO non insegna solo a contare: insegna a scegliere. E a sognare.

