C’era una volta una bambina capace di dare voce al mare, di ascoltare i segreti che le onde sussurravano solo a chi aveva il cuore aperto
Hai mai sentito il mare parlare?
Forse ti è sembrato che le onde mormorassero segreti solo per te.
Ma c’è stata una bambina che davvero riusciva a dare voce al mare.
Il suo nome era Francesca, e viveva in un piccolo paese affacciato sull’acqua, dove ogni giorno il vento portava profumi di sale e storie lontane.
Fin da piccola, Francesca amava sedersi sulla riva e ascoltare.
Non solo il rumore delle onde, ma anche il silenzio profondo tra un’onda e l’altra.
Diceva che in quel silenzio il mare le raccontava cose straordinarie: storie di pesci coraggiosi, di sirene curiose e di tempeste che insegnavano a non arrendersi.
Un giorno prese tra le mani un vecchio conchiglia, la portò all’orecchio e mormorò:
«Vorrei che tutti potessero sentire quello che sento io».
Fu allora che nacque la sua grande avventura.
Francesca decise di imparare tutto sul mare.
Studiava i venti, le maree, le correnti.
Leggeva libri, parlava con pescatori, registrava i suoni del mare con un piccolo registratore che custodiva come un tesoro.
Voleva trasformare il linguaggio delle onde in parole, così che anche gli altri potessero capire la loro voce gentile.
Ma un giorno il mare cambiò tono.
Le sue onde si fecero più tristi e lente.
Francesca lo sentì subito: c’era qualcosa che non andava.
«Perché sei così silenzioso oggi?», chiese con preoccupazione.
Allora comprese che molti pesci erano scomparsi e che l’acqua era sporca e malata.
Francesca si sentì impotente, come se avesse perso la capacità di ascoltare.
Per un momento pensò di non poter più fare nulla.
Ma poi ricordò le parole del nonno:
«Chi ama davvero, non smette mai di provare a capire».
Così decise di dare voce al mare in un modo nuovo.
Cominciò a raccontare ai grandi e ai bambini le storie che il mare le aveva sussurrato.
Organizzò piccoli incontri sulla spiaggia, costruì un microfono artigianale e fece ascoltare i suoni che aveva registrato.
Le persone rimasero a bocca aperta.
Sentivano le balene cantare e i delfini ridere, il fruscio della sabbia e il battito lieve di una medusa che risaliva verso la luce.
«Il mare parla davvero!» dicevano stupiti.
«E ci sta chiedendo aiuto!» rispondeva Francesca con un sorriso deciso.
Da quel giorno, il paese iniziò a cambiare.
I bambini raccolsero plastica e immondizia.
Gli adulti impararono a rispettare la spiaggia e a proteggere le acque.
Il mare sembrava di nuovo felice, e le onde tornavano a suonare come una melodia allegra.
Francesca sentiva di aver mantenuto la sua promessa.
Aveva fatto in modo che tutti potessero sentire la voce del mare.
Ogni sera, si sedeva sotto il cielo stellato, con i piedi nell’acqua e gli occhi pieni di sogni.
«Non smetterò mai di ascoltarti», sussurrava.
E il mare, riconoscente, le rispondeva con una lunga carezza di schiuma.
Oggi, la storia di Francesca ispira tanti bambini a rispettare la natura e a seguire la loro curiosità.
Perché chi sa ascoltare con il cuore, trova sempre una voce nascosta da raccontare.
Puoi scoprire di più sulle iniziative educative dedicate al mare e alla tutela ambientale visitando il Museo del Mare e delle Scienze Marine di Trieste , che promuove attività per giovani esploratori del mare.
E tu?
Se il mare potesse parlarti oggi, quale storia ti racconterebbe?

