Scopri come Giulia ha trasformato tre euro e un sogno in una conquista piena di pazienza e dolcezza
«Papà, oggi posso prendere il ghiacciolo più grande, quello doppio gusto?»
Giulia lo chiese tutta agitata, tenendo in mano tre monete lucenti, appena ricevute per la sua paghetta del sabato. Erano solo tre euro, e davanti al camioncino dei gelati sembravano tantissimi… o forse pochissimi.
Il ghiacciolo grande costava quattro euro. Uno in più. Uno soltanto.
Ma uno che faceva la differenza.
Giulia aveva otto anni e un piccolo salvadanaio a forma di panda che teneva sul comodino. Lo aveva chiamato “Pandino”, e dentro custodiva le sue monete più preziose: quelle dei dentini, dei compleanni e della paghetta del sabato.
Ogni settimana riusciva a risparmiare qualcosa, ma poi… boom! arrivava un desiderio nuovo: un braccialetto color arcobaleno, una penna con i brillantini, o l’ennesima bustina di figurine da scambiare in cortile.
«Pandino, come faccio a diventare ricca se tutto mi piace?» gli chiese una sera, agitando le monete.
Pandino non rispose, ma il suo sorrisetto dipinto sembrava dire: “Con calma, piccola mia.”
Un pomeriggio di maggio, la maestra annunciò: «A fine anno faremo una gita al parco acquatico!».
Tutti i bambini esplosero in un grido di gioia.
Ma poi aggiunse: «Chi vorrà, potrà comprare il biglietto per la scivolata dei campioni, quella con gli scivoli giganti! Costa sei euro in più.»
Giulia sgranò gli occhi. Sei euro!
Era tantissimo, ma anche… magnifico. Si immaginò già urlare di felicità sull’acqua, schizzando come una sirena in corsa.
Così, quella sera, prese Pandino in mano e sussurrò: «Devo farcela. Devo arrivare a sei euro extra. Solo sei.»
Le monete tintinnarono come se dicessero: “Sfida accettata.”
Papà le spiegò: «Ogni settimana ti dò la tua paghetta. Se vuoi il biglietto, devi decidere se spenderla subito o conservarla. Puoi anche inventarti un modo per guadagnare un po’ di più.»
Giulia lo guardò incuriosita.
«Tipo vendere disegni ai miei compagni?»
«Non proprio» rise papà. «Pensa a qualcosa che aiuti qualcuno, non che lo faccia spendere.»
Così Giulia cominciò a prendere appunti nel suo piccolo diario a righe:
Settimana 1 → Non comprare gelato (3€ risparmiati)
Settimana 2 → Aiuto la nonna a raccogliere i pomodori (2€ guadagnati)
Settimana 3 → Niente figurine (1,50€ risparmiati)
Era il suo piano segreto per la scivolata dei campioni.
Tutto andava bene… fino a un mercoledì pomeriggio.
Uscita da scuola, trovò Lisa, la sua migliore amica, che la aspettava davanti al minimarket.
«Guarda cosa hanno!» gridò Lisa mostrando una bustina nuova di slime profumati.
Costavano proprio… tre euro.
Giulia li fissò: erano color menta, con le stelline argentate.
Le dita formicolavano per la voglia di schiacciarli.
Ma poi ricordò il biglietto degli scivoli. Sei euro.
Un campo di battaglia si aprì nella sua testa:
Compralo, è bellissimo!
No, resisti, vuoi la scivolata dei campioni!
Ma ti diverti anche adesso!
Però domani potresti rimpiangerlo!
«Li prendo o no?» sussurrò tra sé.
Lisa rise: «Io sì!» e uscì stringendo lo slime arcobaleno.
Giulia guardò le sue monete per un lungo istante, poi le stringette nel pugno.
«Oggi no» disse piano.
Il rumore della porta del negozio alle sue spalle sembrò un piccolo trionfo.
Quella settimana aiutò la nonna nel giardino.
«Ogni pomodoro raccolto bene vale una stellina sul taccuino» disse la nonna, e Giulia ci mise tutto il suo impegno. Alla fine della giornata ricevette due euro veri, e anche un abbraccio forte.
«Li metto in Pandino» disse con orgoglio.
«Brava, ma ricordati,» sorrise la nonna, «che il vero guadagno è saper aspettare.»
Nel suo diario aggiunse un nuovo appunto:
Settimana 4 → Guadagnato con impegno: +2€
Totale risparmi attuali: 8,50€
Aveva già superato la cifra necessaria. Ma dentro sentiva che il viaggio non era finito.
La sfida, ormai, non era solo comprare un biglietto: era imparare a scegliere ogni volta.
Arrivò finalmente la giornata della gita.
Sul pullman, tutti ridevano con lo zaino sulle ginocchia.
Giulia teneva stretta una borsetta con i suoi risparmi: otto euro e cinquanta.
Davanti al cancello del parco, vide la scritta luccicante: Scivolata dei Campioni – 6€.
Dietro, uno scivolo altissimo spuntava nel cielo.
Le gambe le tremavano dall’emozione.
Poi si voltò verso Sara, una compagna più timida, che guardava i biglietti senza dire nulla.
«Tu non vieni?» chiese Giulia.
«No, non ho abbastanza. Mi bastano le piscine normali» rispose Sara con un sorriso un po’ triste.
Giulia guardò i suoi soldi. Otto euro e cinquanta.
Ne avrebbe avanzati due e mezzo dopo il biglietto.
Oppure… poteva fare qualcosa di diverso.
Il cuore le pulsava forte: spendo tutto per me o condivido un pezzo del mio sogno?
Rimase zitta per qualche secondo, poi prese una decisione che la fece sorridere davvero:
«Scusa, posso prendere due biglietti? Uno è per la mia amica.»
Quando toccò a loro, Sara le afferrò la mano forte. Insieme salirono i gradini fino in cima.
Il vento soffiava e sotto c’erano mille schizzi d’acqua che brillavano al sole.
«Pronta?» gridò Giulia.
«Sì!»
E partirono, urlando di felicità. L’acqua le travolse, ma dentro Giulia sentì una magia più grande: la gioia di aver condiviso il suo sogno.
Più tardi, mentre asciugava i capelli al sole, tirò fuori il diario e scrisse:
“`
Settimana 5 → Speso 6€ per due biglietti: un sogno doppio!
Resto: 2,50€
Guadagno vero: emozione infinita.
A casa, quella sera, Papà la abbracciò: «Allora, com’è andata?»
«Fantastico! Ho fatto la scivolata dei campioni. Ma la parte più bella è stata farla insieme a Sara.»
«Hai usato proprio tutti i risparmi?» chiese lui curioso.
Giulia annuì: «Quasi. Mi restano due euro e cinquanta. Li terrò per iniziare il prossimo sogno.»
Papà sorrise: «Sai, forse hai imparato la cosa più importante.»
«Che risparmiare serve a realizzare i sogni?»
«Anche. Ma soprattutto che scegliere dà valore a quello che sogni.»
Giulia guardò Pandino, tutto contento con le sue poche monete rimaste.
Gli diede un colpetto sul pancino e sussurrò: «Domani ricominciamo, eh?»
Sul suo diario scrisse come ultimo pensiero:
Ogni risparmio è un piccolo sì ai miei sogni.
E ogni sogno è un modo per scoprire chi sono
Giulia capì che una moneta non è solo metallo, ma può essere tempo, impegno o amicizia.
Aveva imparato a decidere, ad aspettare, e perfino a condividere, scoprendo che la felicità non si misura solo in euro ma anche in emozioni.
E la scivolata dei campioni?
Beh, quella brilla ancora nei suoi ricordi come il ghiacciolo d’oro che non ha comprato: dolce, colorato e pieno di orgoglio.
Nota per genitori ed educatori:
In questo racconto di DINDINO by LULLY.kids, Giulia sperimenta il valore del risparmio e della scelta consapevole, imparando a pianificare un obiettivo concreto e a distinguere tra desiderio immediato e felicità duratura.
La storia stimola nei bambini la comprensione del legame tra tempo, impegno e valore delle risorse personali, offrendo un linguaggio emotivo-finanziario adatto alla loro età e promuovendo la consapevolezza nelle piccole decisioni quotidiane.
✨ DINDINO non insegna solo a contare: insegna a scegliere. E a sognare

