Scopri come una bambina ha trasformato una moneta nascosta in un sogno che cresce ogni giorno
«Mamma, guarda! Ce l’hanno tutti!», gridò Giulia, premendo il naso contro la vetrina del negozio di giocattoli.
Sul lato destro, proprio accanto alle bambole, c’erano gli skate luminosi che cambiavano colore a ogni giro di ruota. Sembravano vibrare anche da fermi.
«Sembrano arcobaleni con le ruote!» pensò.
«Posso averlo? Per favore!»
La mamma sorrise: «Non oggi, tesoro. Forse potresti metterlo nella tua lista dei desideri.»
Giulia sospirò, ma nei suoi occhi era rimasto quel bagliore di luce che continuava a lampeggiare anche dopo essersi allontanati.
Giulia aveva otto anni e un’energia che sembrava rinnovarsi ogni mattina come il sole.
Amava andare in bici, scrivere sul suo diario e contare le nuvole dalla finestra della cucina.
Riceveva una piccola paghetta ogni sabato: due monete da un euro che la mamma metteva in un barattolo di vetro con un coperchio blu.
«Per imparare a scegliere», diceva sempre mamma.
Giulia usava quel denaro per piccole cose: gomme profumate, figurine, qualche dolce all’uscita di scuola.
Ma questa volta era diverso. Lo skate luminoso costava molto di più di due merendine e un pacchetto di figurine.
«Come faccio a comprarlo senza dover aspettare mille sabati?» pensò.
La sera, mentre si lavava i denti, Giulia continuava a pensare alle ruote colorate che danzavano nella vetrina.
Nel riflesso dello specchio le venne un’idea.
«E se inventassi un salvadanaio invisibile?»
Non uno vero, pieno di monete rumorose, ma qualcosa che solo lei poteva vedere.
Così, prese un piccolo quaderno con la copertina gialla e scrisse a matita:
“Il mio salvadanaio invisibile”
Sotto fece due colonne:
– Entrano: la mia paghetta, eventuali regalini, o soldi trovati.
– Escono: le cose che compro.
Accanto disegnò stelle e un grosso skate con le ruote fucsia.
Sabato mattina, due monete tintinnarono sul tavolo.
«Grazie, mamma!» disse Giulia, chiudendo subito la mano.
Aprì il barattolo e, per la prima volta, decise di non prendere nulla.
Scrisse sul suo quaderno: Entrano: 2 euro. Nessuna uscita.
E accanto aggiunse una stellina dorata, come un piccolo “brava”.
Ma il pomeriggio arrivò la tentazione.
Alla cartoleria, le sue amiche compravano adesivi di unicorni.
«Guarda, Giulia, brillano al buio!» disse Elisa.
Giulia allungò la mano verso la tasca, poi si fermò.
«Ho un obiettivo, ricordatelo!» si disse piano, quasi sussurrando come un segreto.
Tornò a casa con niente in tasca ma una sensazione nuova nel cuore: orgoglio.
Le settimane passarono, e nel barattolo di vetro si cominciavano a notare piccole pile di monete.
Ogni sabato era un piccolo passo verso lo skate.
Un giorno, però, successe qualcosa.
Durante la ricreazione, l’amico Samuele arrivò con un gelato enorme: vaniglia, cioccolato e granella.
«Giulia, prendine uno anche tu! Li vendono al furgoncino davanti alla scuola!»
Giulia sentì lo stomaco brontolare.
Era caldissimo, e il suo zaino pesava come un mattone.
«Uno solo non rovinerà il piano… o sì?» rifletté.
Prese due euro e, con un «Vabbè, solo oggi!», corse al furgoncino.
Il gelato era delizioso, ma quando vide il barattolo più leggero quella sera, sentì un piccolo dispiacere.
Sul quaderno scrisse:
Escono: 2 euro – gelato.
E sotto, con una faccina sorridente ma un po’ storta, disegnò: “Attenzione: dolce a breve, skate più lontano.”
Qualche giorno dopo, Giulia andò al parco con la nonna.
Sul sentiero, la nonna raccolse un fiore e disse: «Sai, anche i sogni hanno bisogno di acqua e tempo.»
Giulia rise: «Ma i sogni non bevono!»
«Oh sì,» rispose la nonna, «bevono la tua pazienza.»
Quelle parole rimasero nel cuore di Giulia come un piccolo seme.
Tornata a casa, aprì di nuovo il suo quaderno.
«Se i miei soldi crescono con la mia pazienza… allora sto già annaffiando il mio sogno!»
Da quel giorno aggiunse una nuova riga:
“Motivo del risparmio: Skate luminoso = sogno vivo.”
Una domenica mattina, il papà stava cercando di lavare la macchina.
«Vorresti aiutarmi, Giulia?» le chiese.
«In cambio, potresti guadagnarti una piccola ricompensa.»
Gli occhi di Giulia si illuminarono.
Si mise i guanti di gomma, riempì il secchio e cominciò a strofinare con cura.
L’acqua schizzava ovunque, ma alla fine la macchina luccicava come nuova.
Il papà le diede tre euro e un bacio sulla fronte.
«Per l’impegno e la costanza.»
Giulia corse in camera e scrisse:
Entrano: 3 euro – Lavaggio auto con papà.
E sotto, un cuore viola: “Impegno = valore.”
Arrivò la festa di compleanno di Elisa, nella grande sala con i palloncini.
Sulla tavolata, tanti regalini, giocattoli, gadget luminosi e una piccola bancarella di caramelle coloratissime.
Giulia aveva appena dieci euro risparmiati.
Li teneva nel barattolo, dentro una bustina con scritto “Progetto Skate”.
«Potrei prendere una confezione di caramelle… solo questa volta,» pensò.
Le dita quasi toccavano la zip della borsetta.
Ma poi guardò il pavimento: a ogni passo, le luci dei pattini di Elisa lampeggiavano.
Erano identici ai suoi sogni.
«No,» decise Giulia, «preferisco un dolce più grande, anche se arriva dopo.»
E festeggiò con una fetta di torta e un sorriso pieno di segreto.
Dopo otto settimane di risparmi, qualche sabato di rinunce e un paio di aiuti extra con i lavoretti in giardino, Giulia aveva finalmente abbastanza monete.
Le contò lentamente sul tavolo.
2, 4, 6, 8… fino all’ultima luccicante.
«Ce l’ho fatta!» gridò. Le mani le tremavano per l’emozione.
La mamma prese il suo quaderno giallo. «Che bel lavoro, Giulia! Hai tenuto il conto meglio di un piccolo economista.»
«No, mamma,» rispose lei ridendo, «meglio di un sognatrice con pazienza.»
Andarono insieme al negozio.
Quel momento sembrava avere il profumo delle ruote nuove e della libertà.
Appena tornata a casa, Giulia indossò il casco, salì sul suo nuovo skate e spinse piano col piede.
Le ruote cominciarono a brillare: verde, blu, rosso, giallo.
Di sera, sembrava davvero una piccola stella che correva sul marciapiede.
Papà uscì sul balcone: «Va, la mia risparmiatrice volante!»
Giulia rise, mentre il vento le accarezzava i capelli.
Quel momento valeva più di tutte le caramelle del mondo.
Quella notte, Giulia non riusciva a dormire.
Sul comodino c’era il suo quaderno giallo, un po’ pieno di macchie e disegni.
Lo aprì, guardò la pagina del titolo e scrisse sotto:
Nuovo obiettivo: pattini da condividere con Elisa per il parco.
Poi aggiunse:
“Risparmiare è come sognare con calma.”
Chiuse il quaderno con un sospiro leggero come una stella cadente.
Ogni moneta risparmiata è un pezzetto di luce che illumina il cammino verso i sogni veri. 🌟
Nota per genitori ed educatori
In questo racconto di DINDINO by LULLY.kids, Giulia sperimenta il valore del risparmio per un obiettivo personale e della pazienza nella gestione della paghetta.
Attraverso emozioni, tentazioni e piccole conquiste quotidiane, la protagonista impara che l’attesa consapevole trasforma il desiderio in realizzazione concreta.
La narrazione favorisce nei bambini lo sviluppo di un linguaggio emotivo-finanziario, promuovendo la pianificazione, la costanza e la soddisfazione che nasce dal raggiungere un obiettivo con il proprio impegno.
✨ DINDINO non insegna solo a contare: insegna a scegliere. E a sognare.

